fbpx

Seguici su:

Carrello Accedi Iscriviti alla newsletter
Menu

Attualità

  • Politica
  • Diritti
  • Economia
  • Ecologia
  • Mondo

Pontificato

  • Conversazioni
  • Magistero
  • Viaggi apostolici

Cultura e Società

  • Letteratura
  • Storia
  • Filosofia
  • Psicologia
  • Sociologia
  • Cinema
  • Arte
  • Musica
  • Media
  • Teatro

Scienza e Tecnologia

  • Fisica
  • Astronomia
  • Genetica
  • Intelligenza artificiale

Eventi

  • Conferenze
  • Presentazioni

Chiesa e Spiritualità

  • Bibbia
  • Dialogo interreligioso
  • Diritto canonico
  • Vita spirituale
  • Teologia
  • Santi
  • Patristica
  • Liturgia
  • Pastorale
  • Storie

Edizioni internazionali

RIVISTA CULTURALE DELLA COMPAGNIA DI GESÙ, FONDATA NEL 1850
Shop
Search
  • Attualità
  • Chiesa e spiritualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Pontificato
  1. Homepage
  2. Libri
  3. Carme a Flavio Felice sulla resurrezione e sul giudizio
Libri
Carme a Flavio Felice sulla resurrezione e sul giudizio di Enrico Cattaneo

Carme a Flavio Felice sulla resurrezione e sul giudizio

Quaderno 4167 - pag. 301 - 302

6 Febbraio 2024


Il carme qui edito, tradotto e commentato da Miryam De Gaetano, si compone di 406 esametri dattilici, che hanno per argomento i famosi «novissimi»: morte, giudizio, inferno e paradiso. La tradizione manoscritta attribuisce questa composizione a Tertulliano o a Cipriano, ma per De Gaetano si tratterebbe piuttosto di un autore sconosciuto, vissuto probabilmente in Gallia tra il V e il VI secolo.

Tralasciando le questioni linguistiche e stilistiche, può essere per noi più interessante seguire ciò che la curatrice dice sul contesto e sui destinatari dell’opera. È illuminante ciò che viene menzionato sulla dottrina penitenziale in Africa, sotto l’influsso agostiniano, messa a confronto con quella della Gallia, più debitrice del realismo di Tertulliano e di Cipriano (che pure erano africani).

Poiché «la fine e il fine a cui tende la storia sono il compimento di un progetto che Dio ha avviato all’inizio dei tempi» (p. 8), l’A. fa iniziare il suo carme con un inno a Dio creatore e con la narrazione del peccato dei progenitori, con le sue devastanti conseguenze su tutte le generazioni. Dopo di che passa a descrivere ciò che aspetta gli uomini dopo la loro morte, quando ciascuno sarà giudicato secondo le proprie opere: o la beatitudine eterna per i giusti, o la dannazione eterna per i reprobi. Non vi è traccia di uno stadio intermedio di purificazione (purgatorio).

Lasciamo da parte le descrizioni molto realistiche e corporee della risurrezione, dell’inferno e del paradiso, anche se diverse di queste immagini hanno certamente un significato simbolico. Vale invece la pena cogliere l’intento e i probabili destinatari del carme. Secondo l’approfondita analisi della curatrice, il poema era destinato a «una classe di facoltosi e colti proprietari terrieri cristiani che dal finire del IV secolo elaborarono una forma nuova di quei culti tanto diffusi nelle campagne della Gallia» (p. 62). In altre parole, si era di fronte a un ritorno al paganesimo o, forse meglio, a una specie di anticipo del moderno secolarismo o teismo: «Rimase infatti radicata la convinzione che il mundus appartenesse a una sfera materiale dell’esistenza soggetta a forze proprie, distanti e indipendenti dalle azioni del Dio dei cieli, cui appartiene soltanto la sfera spirituale» (ivi).

Da qui l’invito alla conversione, «presentato con la metafora navale del cambiamento di rotta; i destinatari sono esortati ad abbandonare i tumultuosi flutti degli errores idolatrici per navigare sulle acque tranquille della retta fede» (p. 23). Il carme termina con un appello accorato: «Ve ne prego, mantenete sempre la nuova vita senza colpa / e mantenete menti devote nel vero nome / e supplici chiedete perdono per i delitti di un tempo» (vv. 394-396). È dunque un richiamo alla conversione, «e la conversione richiesta è pertanto un più fervente zelo religioso e morale, un ritorno toto corde alla fede nell’unico vero Dio» (p. 68). Un appello sempre attuale.


Acquista il Quaderno
Autore

Miryam De Gaetano (ed.)

  • Editore Roma, Città Nuova, 2023
  • Pagine 176
  • Prezzo € 27.00

ABBONATI

Dal 1850, la rivista internazionale dei gesuiti. Scegli l’abbonamento che preferisci: carta + digitale o solo digitale.

Scopri di più

Dallo stesso Quaderno

Una mano umana strizza il pianeta Terra, consumando tutta l’acqua.

Acqua, un’urgenza mondiale

Sebbene il nostro Pianeta si chiami «Terra», tre quarti della sua superficie sono fatti di acqua. In prevalenza essa è...

1 Febbraio 2024 Leggi
Violenza sulle donne. Libertà di espressione.

La violenza di genere: una prospettiva antropologica

Ormai da parecchio tempo le cronache italiane sono tristemente colme di delitti orribili, perpetrati in particolare contro donne, da mariti,...

1 Febbraio 2024 Leggi

Mosè, Maria e Aronne: profeti e fratelli

Il personaggio di Mosè è l’indiscusso protagonista della grande epopea del popolo ebraico che viene liberato dalla schiavitù d’Egitto ed...

1 Febbraio 2024 Leggi
Bambino che abbraccia suo nonno in strada rurale, Guizhou, Cina.

La «famiglia» come questione filosofica in Cina

L’incombente crisi demografica della Cina ha portato alla ribalta le visioni contrastanti nella società cinese odierna su ciò che dovrebbe...

1 Febbraio 2024 Leggi
Luca Signorelli, “Predica e punizione dell’Anticristo”, Cappella di San Brizio, Duomo di Orvieto.

Luca Signorelli e Freud: un segno nella genesi della psicanalisi?

Abbiamo ricordato Luca Signorelli nel quinto centenario della scomparsa: un artista spesso ritenuto l’ultimo del Quattrocento, mentre oggi lo si...

1 Febbraio 2024 Leggi
Il Madagascar sulle carte geografiche.

Madagascar: una nuova svolta?

Il 16 novembre 2023 gli abitanti del Madagascar si sono recati alle urne per votare il loro presidente. Il Madagascar,...

1 Febbraio 2024 Leggi

La Chiesa è più di quel che sembra

Nato a Roma nel 1955, il cardinale Matteo Zuppi è stato ordinato presbitero per la diocesi di Palestrina nel 1981,...

1 Febbraio 2024 Leggi
Lezione di informatica in una scuola elementare.

La scuola postdigitale

Io sono favorevole alla scuola postdigitale. Questo termine non ha il significato di un ritorno alla scuola predigitale, allo stesso...

1 Febbraio 2024 Leggi

Beatus Populus Cuius Dominus Deus Eius

La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs 70/2017 (ex L. 250/90). Importo lordo erogato per l’anno 2022: € 287.619,29

  • Attualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Chiesa e spiritualità
  • Eventi
  • Pontificato
  • Chi siamo
  • Le edizioni internazionali
  • Abbonati
  • Dona
  • Biblioteca
  • Shop
  • Ricerca
  • Newsletter
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Termini e Condizioni
  • Condizioni di vendita
  • Pubblicità
  • Contatti
  • FAQ
  • Accedi
Icona del Livello A di conformità alle linee guida 1.0 del W3C-WAI riguardanti l'accessibilità dei contenuti del Web

© LA CIVILTÀ CATTOLICA 2025 | Partita iva 00946771003 | Iscrizione R.O.C. 6608

I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.