L’articolo esamina il processo di unificazione nazionale, mettendo a fuoco la «liberazione» e la successiva integrazione del Regno borbonico nello Stato nazionale. Queste regioni — come fa notare Paolo Macry nel suo recente lavoro Unità a Mezzogiorno —, a differenza di quanto è avvenuto altrove, anche se devastate da una guerra civile (tale fu di fatto la lotta al brigantaggio) e pacificate con metodi pressoché draconiani, non assumeranno mai nei decenni successivi connotazioni antistatali e antiunitarie, e neppure svilupperanno tendenze di natura separatista. Inoltre, nel Novecento il Mezzogiorno darà al Paese una classe politica di rispetto, ed è in queste regioni che si troverà l’equilibrio nazionale tra le diverse Italie, quella che produce ricchezza e quella che mette a disposizione manodopera per far crescere il Paese.