L’articolo si propone di stabilire una relazione tra la Samaritana, presentata nel capitolo 4 del Vangelo di Giovanni, e la Shulamìt, protagonista del Cantico dei Cantici. Essa si manifesta nella situazione di emarginazione in cui le due donne si trovano, nella loro ricerca e scoperta dell’identità, rispettivamente, di Gesù e dell’Amato, e nella conseguente testimonianza che ne danno. Con riferimenti al Cantico dei Cantici, i dialoghi di Gesù con la Samaritana presentano la relazione della messianicità di Gesù con il Tempio escatologico, e spiegano che la Parola di Gesù fa diventare chi l’accoglie come il Tempio escatologico. Il lettore del Vangelo, che conosce poco le attese escatologiche del primo secolo d. C., capisce qual è «il Tempio della Samaritana» e quali sono le premesse della parola di Dio realizzate nella vita di Gesù.