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L’Istituto «Paolo VI» ha pubblicato un numero speciale dedicato ad alcuni testi rari del Papa, che contengono, tra l’altro, una corrispondenza inedita tra il trappista Thomas Merton e Giovanni Battista Montini, poi Paolo VI.
L’epistolario, che va dal 1949 fino al 1968, è sorprendente: rivela, da una parte, l’intimo di un monaco in crisi per l’esigenza di una vita contemplativa più rigorosa e, dall’altra, l’umanità spirituale di un Papa, ma anche una luminosa amicizia «nel comune sentire nella Chiesa».
Merton confida all’amico il suo desiderio di diventare camaldolese; Montini lo aiuta nel discernimento spirituale, ma lo conferma nella vocazione trappista. Divenuto Paolo VI, le posizioni si invertono: ora è il monaco che sembra dare consigli al Papa.