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L’indegno è il quinto romanzo di una saga che ne comprenderà dieci. Raccontando la storia di padre Abram, un prete infedele che ha un’amante, Antonio Monda mette in scena la tensione interiore tra carne e spirito, che ricorda romanzi di altri tempi.
In realtà però la vera tensione qui è tra due spiriti: lo spirito che guida Abram a vivere una vita che abbia senso, qualunque essa sia; e lo spirito che lo guida al gusto del lasciare che la vita prenda il suo corso così come viene. La sua più profonda indegnità, insomma, non è la lussuria, ma coincide con il fatto che egli vuole confrontarsi con qualcosa di più grande di lui senza davvero considerarne la grandezza, e senza assumersene il rischio. Neanche Dio. Neanche una donna.
Il romanzo si rivelerà una intensa e struggente meditazione sulla vita e su che cosa la rende degna di essere vissuta.