SUPERERÒ LE CORRENTI GRAVITAZIONALI
La concezione della fisica di Franco Battiato
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Il senso di Smilla per la neve è un romanzo dello scrittore danese Peter Høeg, pubblicato nel 1992. La protagonista, Smilla, è una giovane donna che vive a Copenaghen. La madre della ragazza era un’inuit groenlandese morta prematuramente. Nonostante gli anni trascorsi in Danimarca, Smilla non è mai riuscita ad adattarsi all’ambiente: trascorre le proprie giornate sola, con l’unica compagnia di Esajas, un bambino inuit che vede in lei l’unica persona da cui lasciarsi accudire senza timore. Quando Esajas viene trovato morto, Smilla non crede alla versione della polizia, secondo cui il bambino sarebbe scivolato dal tetto innevato di un palazzo. Per lei, non può essersi trattato di un incidente; le sue conoscenze della neve e del ghiaccio la portano a sfidare l’«ordine costituito» della polizia, e comincia a indagare personalmente, ricomponendo una verità, pezzo per pezzo, sempre più inquietante.
Perché iniziare un articolo sulla concezione della fisica di Franco Battiato con un riferimento letterario? Perché, proprio come nella cultura inuit coesistono molteplici termini per definire la «neve», così per il musicista di Ionia non esiste un solo modo, un linguaggio univoco per descrivere la realtà. E persino la fisica entra a pieno titolo nel variopinto universo di espressioni del musicista. La realtà, per Battiato, pullula di livelli molteplici che si intersecano e si elevano, a partire dai «regni» più fondamentali fino a quelli più alti, eterei e spirituali. Questa «stratificazione» del reale, per essere ben rappresentata, necessita di lingue differenti, ma non disgiunte e indipendenti tra loro. Come Smilla, grazie alla sua conoscenza polisemica, riesce a giungere alla verità, svincolandosi dalla rigida ortodossia delle forze dell’ordine, così Battiato, con un percorso policromo, può «cercare l’Uno al di sopra del Bene e del Male» e cogliere l’«immagine divina di questa realtà», anche attraverso la fisica.
Per Battiato l’interesse per la scienza…
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“I WILL OVERCOME GRAVITATIONAL CURRENTS”. Franco Battiato’s conception of physics
The recent death of the eclectic musician, Franco Battiato, has renewed interest in his music and thought. While always remaining attentive to the widest possible audience, he allowed himself to be attracted by the multiple languages of different cultures, among which was also that of science, and of physics in particular. In the article we try to show how quantum mechanics and cosmology are especially present in several of the composer’s works. For the artist, science is a further language that man cannot help but be interested in, so as to be able to rise to the “highest levels” of existence. This is especially the case in a panorama in which physical knowledge invites us to scrutinize the metaphysical reality, which allows us to “overcome the gravitational currents” and reach the Absolute.