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«Dopo l’annuale celebrazione del mistero pasquale, la Chiesa non ha nulla di più sacro della celebrazione del Natale del Signore e delle sue prime manifestazioni: ciò essa compie con il Tempo di Natale». Questo Tempo inizia con i Primi Vespri del Natale e termina con la domenica dopo l’Epifania. Le prime testimonianze della festa di Natale si fanno risalire alla metà del IV secolo, e la data del 25 dicembre come giorno della nascita di Cristo si trova nel più antico calendario liturgico romano del 354.
Per nutrire la nostra fede e la nostra preghiera, ci vogliamo ispirare ai testi attuali della liturgia: il Messale Romano e la Liturgia delle Ore. Ricordiamo che le preghiere liturgiche sono sempre rivolte al Padre, per mezzo di Cristo, nello Spirito.
Che cos’è il Natale?
È «l’annuale memoria della nascita del tuo Figlio unigenito», il «grande giorno che ha dato inizio alla nostra redenzione», il «mirabile principio alla redenzione del tuo popolo». È un «mistero adorabile», nel quale si esercita «la giusta adorazione per la […] grandezza» di Dio. L’inizio notturno delle celebrazioni, ispirato al dato evangelico, permette di ricordare che Dio ha «illuminato questa santissima notte con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo». Questa «nuova luce del tuo Verbo fatto uomo» ci deve «avvolgere» e deve poi «risplendere nelle nostre opere». Il Salvatore infatti «è venuto come luce nuova per la redenzione del mondo». Così, «la venuta del Cristo, vera luce» ha «vinto le tenebre del mondo». Non si tratta certo di una luce materiale, ma spirituale: «Nel mistero del Verbo incarnato è apparsa agli occhi della nostra mente la luce nuova del tuo fulgore».
Il tema della luce ritorna anche nella II domenica dopo Natale, con una preghiera che abbraccia tutti i popoli: «Dio, […] luce dei credenti, riempi della tua gloria il mondo intero, e rivelati a tutti i popoli nello splendore della tua luce». Questa luce deve sorgere «per rinnovare sempre i nostri cuori». La luce di Cristo non soltanto illumina, ma anche riscalda…
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CHRISTMAS IN THE LITURGY
After the Easter celebration, the Church’s most sacred event is the recurrence of the Lord’s birth. This article intends to highlight the doctrinal and spiritual richness present in the liturgical texts of the Roman Missal and the Liturgy of the Hours used by the Church during the Christmas season. In particular, Christmas is presented as an “admirable exchange” between our poverty and the greatness of God, who enters into human history in order to elevate it to Himself.