L’enciclica Spe salvi è divisa in due parti: nella prima il Papa spiega di che genere è la speranza «cristiana»; nella seconda parla dei «luoghi» in cui essa si apprende e si esercita. Che cos’è dunque la speranza cristiana? Essa nasce dalla fede in un Dio che ama l’uomo, lo redime dal peccato mediante la morte e la risurrezione di Gesù e gli promette la vita eterna con lui. Il Papa rileva che nel mondo moderno la fede-speranza cristiana spesso si è trasformata purtroppo nella «fede nel progresso». Nello stesso tempo, sono sempre più centrali nell’idea di progresso la ragione e la libertà, svincolate da Dio e dalla fede cristiana, ma il risultato del progresso senza Dio è la «la fine perversa di tutte le cose» (I. Kant). Nella seconda parte l’enciclica si sofferma sui luoghi della speranza: la preghiera, l’agire, il soffrire e il Giudizio.
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«SIAMO SALVI NELLA SPERANZA»
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