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Gianfranco Rosi ha impiegato tre anni per girare Sacro GRA, un documentario sul Grande Raccordo Anulare di Roma, che ha vinto il Leone d’oro alla Mostra del cinema di Venezia. Ha fatto tutto da solo. Ha preso il suo tempo per entrare in contatto con gli esemplari di un’umanità respinta ai margini, in una situazione che non è né città né periferia e ogni giorno deve inventare una ragione per non soccombere di fronte alla trasformazione in atto, che costringe tutti gli esseri viventi, piante, animali e uomini, a lottare per la sopravvivenza. La riuscita del film è dovuta allo sguardo del suo autore, fatto di discrezione e umana partecipazione.