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Silvio Berlusconi non è più senatore della Repubblica italiana. L’annuncio è stato dato il 28 novembre scorso, alle 17,43, dal presidente del Senato Pietro Grasso, nel silenzio generale dell’Aula. Nonostante la decadenza sia stata un atto dovuto del Senato, i riflettori di tutto il mondo si sono accesi per leggere i risvolti politici legati al destino politico e personale di Berlusconi, la cui esperienza politica è definita dalla stampa estera come l’«anomalia italiana». Il Governo di larghe intese è così terminato; Berlusconi torna a essere uno dei leader dell’opposizione, mentre la sua vicenda giudiziaria è una questione soprattutto personale e sempre meno istituzionale; le vicende giudiziarie del leader di Forza Italia non sono più in grado di determinare l’operato del Governo. Sul Parlamento pesa la responsabilità sia di modificare la legge elettorale, sia di sostenere il Governo Letta, su cui grava la gestione della presidenza del semestre europeo.