L’articolo si occupa di due importanti anniversari: l’armistizio dell’8 settembre 1943 tra Governo italiano e Alleati e la deportazione di più di mille ebrei romani da parte degli occupanti nazisti (16 ottobre 1943). Circa l’armistizio, si ricostruisce il modo in cui questo evento fu vissuto e giudicato in Vaticano, e come alcuni alti militari fascisti (ad esempio, il maresciallo Graziani) abbiano tentato di indurre la Santa Sede a sconfessare Badoglio e a non riconoscere l’armistizio appena concluso. Circa l’anniversario del 16 ottobre, si rileva lo sforzo compiuto dalla Santa Sede per difendere gli ebrei romani dalla persecuzione nazista. Due documenti inediti, inoltre, confermano l’impegno del cardinale Ottaviani, prefetto della Congregazione del Sant’Uffizio, e del cardinale Boetto, arcivescovo di Genova, gesuita, in favore degli ebrei romani perseguitati.
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ROMA 1943: OCCUPAZIONE NAZISTA E DEPORTAZIONE DEGLI EBREI ROMANI
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