Ci uniamo al lutto corale dell’Italia per i caduti di Nassiriya. Dopo una breve cronaca dell’accaduto e la presentazione delle biografie dei militari e dei civili morti, si tenta una valutazione e si accenna alle prospettive. Due gli errori di fondo compiuti in Iraq: lo scioglimento dell’esercito iracheno e il ricorso a esuli senza radici nel Paese o di dubbia reputazione per la riorganizzazione delle istituzioni. Rimane poi aperto il problema dell’identità di mandanti ed esecutori dell’attentato, oltre che dei continui assalti agli americani. In conclusione non si ritiene possibile in questo momento abbandonare gli iracheni al loro destino, lasciando l’Iraq probabilmente in pieno caos. Ma dovrà essere accelerato il processo di ritorno alla «normalità», coinvolgendo i Paesi a maggioranza islamica moderata, gli europei e le Nazioni Unite.
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L’ATTENTATO DI NASSIRIYA

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