Nella pratica pastorale e nei discorsi, papa Francesco ha insistito su un elemento che appare fondamentale nella chiamata evangelica rivolta alla Chiesa: la sinodalità. Non possiamo dire che si tratti di una realtà perfettamente comprensibile e univoca, e ciò rende il compito del presente articolo più difficile, ma non meno interessante.
Nel documento di sintesi della Prima Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo – riunita a Roma dal 4 al 29 ottobre scorso[1] – ci si riferisce per 64 volte a questo concetto con il sostantivo «sinodalità» (prospettiva della sinodalità, stile della sinodalità), 94 volte con l’aggettivo «sinodale» (riferito a Chiesa, processo, cammino, itinerario, assemblea, modo, pratiche, vita, stile, spirito, percorso, dinamica, prospettiva, senso, configurazione, natura, carattere, esperienza, dimensione, volto, approccio, cultura, dialogo, comunione, maniera, consiglio, chiave, sessione) e 21 volte viene usato il sostantivo «sinodo» al singolare. I concetti più utilizzati nel documento sono quelli di «Chiesa sinodale», menzionata 24 volte (36 in totale, se aggiungiamo le occorrenze in cui si parla di Assemblea sinodale [6], di configurazione sinodale [2] e di natura sinodale), e di «processo sinodale», menzionato 18 volte (26 in totale, se aggiungiamo le occorrenze in cui si parla di cammino sinodale [6], percorso sinodale e
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