Il 10 dicembre 2023 Javier Milei si è insediato come nuovo presidente dell’Argentina. Ha vinto il ballottaggio elettorale del 19 novembre con il 55,69% dei voti, prevalendo nei confronti dell’ex ministro dell’Economia Sergio Massa, candidato della coalizione governativa uscente, guidata da Alberto Fernández, fermo al 44,3%. La percentuale di votanti è stata del 76,35%, con l’1,55% di schede bianche e l’1,62% di nulle[1].
L’Argentina è una democrazia rappresentativa a carattere presidenzialista, una Repubblica federale suddivisa in 23 giurisdizioni provinciali e un distretto federale, costituito dalla Città autonoma di Buenos Aires (Caba). Secondo il censimento del 2022, gli abitanti del Paese sono 46.044.703, un terzo dei quali vive entro i confini della cosiddetta «Grande Buenos Aires» (Gba), che non è tuttavia una giurisdizione amministrativa, bensì un agglomerato urbano, composto dalla città di Buenos Aires e da vari insediamenti ubicati tutto attorno – e definiti anche «macchia urbana» –, in un territorio complessivo di 13.285 kmq.
Nella Gba, la lista capitanata da Sergio Massa ha ottenuto il 54,76% dei voti, contro il 45,24% di Javier Milei, e nella Provincia di Buenos Aires il risultato elettorale evidenzia un sostanziale pareggio; ma nel resto del Paese si è imposto Milei. Il neopresidente ha conquistato
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