La guerra di Gaza si estende al Mar Rosso
Il conflitto tra Israele e Hamas si è ormai allargato al Mar Rosso. Negli ultimi tempi si è aperto un ipotetico terzo fronte di guerra, che potrebbe diventare non solo pericoloso, ma anche esplosivo per gli equilibri economici e politici della regione, perché coinvolge diversi attori statali, oltre quelli implicati nella lotta in corso, come l’Egitto, gli Usa, i Paesi del Mediterraneo e molti altri. Infatti, dall’inizio dei bombardamenti israeliani di Gaza, divenuti nel tempo sempre più massicci e micidiali e ormai estesi a tutta la Striscia, gli Houthi, un gruppo di ribelli sciiti yemeniti, hanno lanciato una serie di attacchi alle navi mercantili, per lo più occidentali, che attraversavano il Mar Rosso per raggiungere il Mediterraneo. I loro leader affermano di agire in questo modo al fine di sostenere la causa di Gaza e dei palestinesi impedendo che navi occidentali riforniscano di armi o di altro lo Stato di Israele. Sembrerebbe che essi agiscano come longa manus di Teheran nel conflitto in corso. Di fatto, secondo molti analisti, l’Iran, nemico numero uno di Israele, starebbe portando avanti la sua battaglia contro Gerusalemme non direttamente – il che in questo momento sarebbe
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