L’autore dell’Apocalisse si interessa dell’uomo in tutte le sue dimensioni, e quindi anche della paura. Essa nell’Apocalisse presenta due aspetti. C’è la paura che nasce dalla sensazione del «nulla» e c’è una paura «funzionale», cioè il senso della trascendenza di Dio. L’Apocalisse ci insegna che, evitata l’appartenenza al «nulla» disperante del «sistema terrestre», non troveremo spazi vuoti nella nostra vita di quaggiù, ma sentiremo di essere sempre portatori di un seme di trascendenza più grande di noi. L’Autore è professore emerito di Sacra Scrittura alla Pontificia Università Gregoriana.
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PAURA E SPERANZA NELL’APOCALISSE
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