L’articolo intende presentare l’interpretazione teologicamente esatta della mistica. Nella prima parte, mostra il carattere intimamente mistico della vita cristiana ordinaria, che lascia fruttificare il germe del battesimo fino a esprimere una comunione con Dio abituale e assorbente. Nella seconda parte, contesta l’interpretazione della mistica compiuta alla luce dell’antropologia illuministica, che dichiara superata la tradizione mistica classica. In particolare il discorso sulla mistica oggi non può non rimandare al discorso sulla ragione, che si è nichilisticamente chiusa all’Essere e si è concentrata sull’uomo concepito come l’icona del Nulla. Inoltre la teologia anche oggi non può fare a meno della metafisica, altrimenti non potrebbe più disporsi all’accoglienza di Dio.
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MISTICA, OSSIA L’INTERPRETAZIONE ARBITRARIA DI UNA PAROLA
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