L’opinione pubblica mondiale è poco attenta alle guerre che da alcuni decenni insanguinano l’Africa: è una storia di conflitti etnici, di massacri, di interventi armati, che hanno coinvolto in particolare Ruanda, Burundi e Repubblica Democratica del Congo (ex Zaire), provocando anche persecuzioni e gravi perdite alle Chiese locali. Il processo di normalizzazione si muove ancora lentamente, anche per l’insufficiente impegno della diplomazia internazionale: la spinta verso una pace stabile dovrebbe venire, più che dall’esterno, dall’azione concorde degli stessi africani. L’Autore è responsabile dei gesuiti per i Rifugiati e direttore di una radio in Tanzania.
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LA CRISI DIMENTICATA DELLA REGIONE DEI GRANDI LAGHI
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