Lo scorso 3 novembre il presidente pachistano Musharraf, che è anche capo dell’esercito, ha proclamato lo stato di emergenza «per salvare il Paese dall’estremismo islamico». Gli oppositori, invece, lo accusano di cercare di conservare il potere attraverso un nuovo colpo di Stato. Lo scorso 11 novembre il Presidente ha annunciato che le elezioni si terranno il 9 gennaio, ma intanto la Costituzione è stata sospesa, la Corte costituzionale e la magistratura hanno meno poteri, l’opposizione politica e civile è sottoposta ad arresti e ad altri provvedimenti repressivi. Anche i media, soprattutto televisivi, sono stati messi sotto controllo. Gli Stati Uniti, pur deplorando l’accaduto, non faranno mancare il loro appoggio all’esercito pakistano nella guerra contro al-Qaeda e i talebani.
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LO STATO DI EMERGENZA IN PAKISTAN
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