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Dal 2019 lo Stato libanese si sta erodendo giorno per giorno, e questo fenomeno continua a estendersi. Nel mentre, la crisi finanziaria che il Paese sta attraversando è considerata dalla Banca Mondiale come una delle peggiori al mondo dal 1850 ad oggi.
Nel 2022 oltre l’80% della popolazione viveva al di sotto della soglia di povertà; la sterlina libanese ha perso il 95% del suo valore in tre anni e il Pil è diminuito del 6,7% nel 2019, del 20,3% nel 2020, e del 9,5% nel 2021. Inoltre, i tre fattori che hanno costituito la specificità del modello libanese in Medio Oriente, ossia il sistema bancario, il sistema sanitario e il sistema educativo, stanno progressivamente venendo meno.
Questo stato di cose solleva preoccupazioni per la pace civile e spinge sempre più i libanesi, soprattutto i più istruiti, a emigrare in cerca di sicurezza e stabilità politica e socioeconomica.
Infine, i rapporti con Israele sono tesi a causa del conflitto sulle rotte marittime nel Mar Mediterraneo; le zone contese sono ricche di gas naturale, il che aumenta gli attriti, con il pericolo che nella regione scoppi una guerra tra Israele e Hezbollah. Il futuro sembra davvero cupo.
Come ha fatto questo Paese – una volta chiamato «la Svizzera del Medio Oriente» – ad arrivare a tal punto?
Senza pretendere di dare spiegazioni esaustive, in questo articolo cercheremo innanzitutto di analizzare le cause del processo di degradazione e le sue conseguenze sulla popolazione libanese, in particolare sulla classe media, che ne è la principale vittima.
In un secondo momento vorremmo offrire, più brevemente, alcuni suggerimenti per cercare di uscire da questo lungo tunnel. Tali proposte saranno di natura «antropologica», piuttosto che economica o sociopolitica. Non sono esaustive, e si basano sulla nostra esperienza accademica, pastorale e umana
La crisi delle istituzioni
Sin dalla sua creazione da parte dell’Alto Commissario del Mandato francese, nel 1920, il Libano è stato costruito intorno a un patto nazionale che distribuisce il potere secondo una ripartizione confessionale…