L’Unione europea ha ottenuto il Premio Nobel per la pace 2012, ma attraversa una forte crisi. Le cause in particolare sono: nel 1992 l’istituzione dell’euro su fragili basi senza una preventiva armonizzazione dei singoli sistemi economici; nel 2001 l’ammissione della Grecia nell’eurozona con eccessiva larghezza; inoltre le difficoltà finanziarie di diversi Paesi. La crisi però non è soltanto economica, ma anche morale: è venuto meno il sostegno all’Unione da parte dell’opinione pubblica in difesa della propria autonomia. Non si tratta di ritornare al passato, ma di riconoscere gli ampi settori lasciati alla decisione nazionale e di ricordare la distinzione tra solidarietà e sussidiarietà. Rimane però aperta la questione della direzione politica dell’Unione. L’Autore è direttore emerito della rivista Études di Parigi.
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L’EUROPA, UN’OPERA DELLA VOLONTÀ

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