Quest’anno l’intervento del Governatore della Banca d’Italia era particolarmente atteso per alcune polemiche che lo avevano preceduto. Invece la sua relazione è apparsa pacata e, in fondo, distaccata, per quanto possibile, dalle polemiche. Egli comunque ha difeso con fermezza l’operato dell’Istituto. Troppo benevoli sono stati giudicati da alcuni i passaggi dedicati alle banche. Al contrario il presidente della CONSOB, L. Cardia, il 7 giugno si è lamentato per l’insufficiente informazione data dalle banche agli investitori privati e per i possibili conflitti di interesse tra le banche e gli emittenti delle obbligazioni offerte alla clientela. Significativo è uno dei richiami finali del Governatore a «una politica economica chiara, sicura, basata su dati concreti e su interventi ben definiti, largamente condivisi». È l’auspicio per il nostro Paese, dopo l’«ondata» della campagna elettorale, che ha comportato scontri eccessivi.
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LE «CONSIDERAZIONI FINALI» DEL GOVERNATORE FAZIO

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