L’articolo, dopo aver ricordato che gli attuali Movimenti sono in continuità con quelli carismatici del passato, spiega il significato dell’espressione «Movimento ecclesiale», ne mette in rilievo i caratteri costitutivi — carisma, fondatore/fondatrice, dimensione comunitaria, particolare rapporto col Papa — e ne ricorda i criteri di ecclesialità necessari per il riconoscimento canonico. A tale proposito l’articolo ricorda la coessenzialità, nella struttura della Chiesa, del carattere carismatico e di quello istituzionale, perché nessun carisma dispensa dalla sottomissione ai Pastori, ai quali spetta il discernimento dei carismi. Infine l’articolo si sofferma sugli interrogativi che i Movimenti pongono alla Chiesa e sulle tensioni tra alcuni Movimenti ecclesiali da una parte e i vescovi e i parroci dall’altra: tensioni che, però, si vanno attenuando.
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I MOVIMENTI ECCLESIALI OGGI
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