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Pochi giorni dopo il pellegrinaggio in Croazia, Giovanni Paolo II è ritornato nel Sud-Est europeo per una visita di un solo giorno in Bosnia ed Erzegovina, regione travagliata in anni recenti da una sanguinosa guerra civile. Accolto come pellegrino di pace, il Papa nei suoi interventi ha esortato i cittadini delle diverse etnie e religioni a non cedere allo scoraggiamento e a superare le divergenze passate con il perdono reciproco e l’impegno a costruire rapporti nuovi di fraternità e di comprensione. In occasione della beatificazione del giovane croato Ivan Merz, ha esortato in particolare i giovani cattolici a imitarne l’esempio con uno stile di vita fondato sui valori più alti di fede e d’impegno sociale, ricordando che il futuro di quel Paese dipende anche da loro.