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La storia della Repubblica Centrafricana (Rca) è una delle più tragiche del continente. Adesso in gran parte del suo territorio regnano l’anarchia e la guerra tra milizie, che fanno pure leva sull’appartenenza etnica e religiosa per giustificare rappresaglie, crimini contro l’umanità e latrocini. La sopravvivenza della Rca esige un’azione decisa contro l’impunità dei criminali e per il disarmo dei miliziani. La Minusca, la missione dei «caschi blu» che sarà operativa dal 15 settembre, deve però arricchire quanto prima il suo mandato. Oltre al ristabilimento della sicurezza, alla tenuta di elezioni nel 2015 e alla lotta contro la corruzione per finanziare i servizi pubblici, è indispensabile che l’Onu si dia l’obiettivo strategico, a lungo termine, di sviluppare l’economia «produttiva» della Rca, e quello, a brevissimo termine, di lanciare progetti agricoli e infrastrutturali per occupare la maggior manodopera possibile e far rientrare a casa 800.000 sfollati e rifugiati. Solo così la Repubblica Centrafricana potrà diventare uno Stato.