Il racconto della nascita di Gesù nel Vangelo di Luca è analizzato sotto una particolare angolatura, con riferimento a diversi testi dell’AT e del NT: gli avversari sono quelli che «mangiano» gli uomini, Gesù invece «è mangiato» da loro. Tra coloro che «mangiano» ci sono l’imperatore Augusto e il re Davide, per i loro censimenti che hanno lo scopo di sfruttare i sudditi. Invece Gesù, come prima di lui Salomone, è portatore di pace: è il Salvatore che, come il pane della vita, offre il suo corpo per «essere mangiato». Completano la simbologia i pastori, gli sfruttati, tra i quali Gesù nasce, e la mangiatoia, su cui Gesù è adagiato all’inizio, come alla fine sarà adagiato nella tomba. Come i pastori di Betlemme riferiscono l’annuncio di pace degli angeli, così i discepoli sono i testimoni del messaggio di pace dopo la risurrezione di Gesù. L’Autore è professore emerito nella Facoltà teologica dell’Università Gregoriana (Roma).
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LA NASCITA DI GESÙ: MANGIARE O ESSERE MANGIATO?
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