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Il 26 luglio scorso, p. Jacques Hamel è stato barbaramente assassinato da un giovane di 19 anni mentre celebrava la Messa nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, nei pressi di Rouen.
L’assassino ha interrotto la celebrazione liturgica, ha costretto il sacerdote a inginocchiarsi e lo ha sgozzato, al grido di Allah akbar. La morte di p. Hamel segna una svolta: il jihad è entrato in chiesa, un luogo che veniva ora violato anche in Occidente. Erano infatti state già violate molte moschee in Medio Oriente ed erano stati uccisi sacerdoti e fedeli cristiani, come anche molti musulmani radunati in preghiera.
Una guerra di religione? No, ha risposto Papa Francesco, ma la Terza Guerra Mondiale fatta «a pezzi». Di certo l’uccisione di p. Hamel non è un «assassinio nella cattedrale», ma un colpo inferto a chi vuole una pacifica convivenza tra le religioni.