Una persona formata alla spiritualità del Castello interiore di Teresa d’Avila o della Salita al Monte Carmelo di Giovanni della Croce legge in modo differente un’opera letteraria rispetto a una persona formata alla lectio benedettina o alla spiritualità degli Esercizi di Ignazio di Loyola?
L’articolo, dopo aver riassunto il rapporto tra spiritualità e poesia agli inizi del Novecento, prosegue scegliendo il modello degli Esercizi ignaziani per indagare come esso possa indicare in che modo leggere un testo letterario.
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