L’articolo traccia la figura di G. La Pira, laico cattolico, studioso e maestro, politico e amministratore, guidato in tutte le sue attività dal desiderio di «risuscitare Cristo» nel mondo contemporaneo. Alla Costituente si oppose energicamente alle posizioni laiciste; in campo internazionale promosse iniziative per il disarmo e la pace; come sindaco di Firenze, operò per la difesa dei diritti dei cittadini e il servizio dei meno privilegiati. L’eredità da lui lasciata è l’idea che la politica deve ritrovare la sua anima profonda, la ricerca del bene comune e il compimento delle «attese della povera gente».
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GIORGIO LA PIRA NEL CENTENARIO DELLA NASCITA
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