
Ci sono lavori di ristrutturazione nella Curia Generalizia della Compagnia di Gesù a Roma, in Borgo Santo Spirito. A ottobre inizierà la 36a Congregazione Generale, chiamata a eleggere il nuovo Preposito generale della Compagnia di Gesù; dunque sono in corso i lavori di preparazione degli ambienti. Anche il p. Adolfo Nicolás Pachón, attuale Generale in carica, ha dovuto traslocare dal quarto al terzo piano, in una stanza piccola, in attesa di lasciare Roma. Nella sua lettera del 20 maggio 2014, indirizzata a tutta la Compagnia, aveva scritto: «Sono giunto alla personale convinzione di dover fare i passi necessari per sottoporre le mie dimissioni alla Congregazione Generale». In quella lettera p. Nicolás aveva invitato tutta la Compagnia a «entrare nel processo di un profondo e genuino discernimento spirituale riguardo alla nostra vita e alla nostra missione». E aveva aggiunto: «Poiché Papa Francesco ha chiamato la Chiesa intera a un profondo rinnovamento, guardando alle grandi necessità e alle speranze della Chiesa e del mondo, noi possiamo assumere con gioia il suo invito».
Adolfo Nicolás Pachón nasce a Villamuriel de Cerrato, il 29 aprile 1936. È divenuto Generale il 19 gennaio 2008, succedendo a p. Peter-Hans Kolvenbach. La sua vita è legata all’Asia: entrato nella Compagnia di Gesù in Spagna, nel noviziato di Aranjuez, viene ordinato sacerdote il 17 marzo del 1967 a Tokyo, dove insegna Teologia sistematica presso la Sophia University dal 1971. Nel 1978 si trasferisce nelle Filippine, dove diventa direttore dell’Istituto pastorale di Manila, carica che ricopre fino al 1984. La sua formazione spirituale e teologica è avvenuta tra Madrid, Tokyo e Roma. La Compagnia lo ha chiamato a vivere un’esperienza ampia di governo prima come Provinciale del Giappone, poi come Presidente della Conferenza dei Provinciali dell’Asia Orientale e Oceania. Ma ha pure svolto altri compiti in svariate nazioni, tra cui Australia, Cina, Giappone, Corea, Micronesia, Myanmar e Timor Est.
Quando giungo, un po’ in anticipo, al terzo piano, il suo segretario personale, p. Gian Giacomo Rotelli, mi avvisa che p. Nicolás è a colloquio con alcuni provinciali. All’orario esatto dell’incontro fissato con me per l’intervista lo vedo uscire sorridente, come spesso l’ho visto. Mi invita in questa sua nuova stanza, che ha tutte le caratteristiche della provvisorietà. Mi siedo davanti a lui, e parliamo di molte cose, del momento presente, del Papa… L’intervista comincia così, con grande semplicità. Le sue risposte sono state spesso brevi, specialmente all’inizio, ma sempre pronunciate con
Contenuto riservato agli abbonati
Vuoi continuare a leggere questo contenuto?
Clicca quioppure
Acquista il quaderno cartaceoAbbonati
Per leggere questo contenuto devi essere abbonato a La Civiltà Cattolica. Scegli subito tra i nostri abbonamenti quello che fa al caso tuo.
Scegli l'abbonamento