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L’aspirazione di Faust — fissare l’eternità nel tempo e fare della terra un paradiso — è una pallida immagine della realtà promessa dal cristianesimo e denominata «Paradiso», «Vita eterna», «Città santa». Finché siamo di qua, viatores, abbiamo l’aspirazione, non la visione del di là, del Paradiso. Per una qualche rappresentazione dobbiamo ricorrere a simboli e immagini della nostra esperienza umana. Chiediamoci allora quali sono le immagini più ricorrenti e più significative riscontrate nella letteratura moderna per definire il Paradiso. Ne viene fuori una sterminata sequenza di prospettive, di colori e di immagini, che da una parte disingannano, dall’altra accendono gli animi di nostalgia.