L’articolo muove dalla constatazione del malessere diffuso nella società moderna, che sembra aumentare con l’elevarsi del livello di vita, come dimostra il numero dei suicidi. Ci si chiede quindi in che cosa consista la felicità e come la si possa conseguire. Si sottolinea che non tutti i beni sono reperibili sul mercato e acquistabili, in particolare quelli relazionali, oggi trascurati, ma che sono i soli che possono garantire una vera realizzazione umana. Si conclude con una riflessione sulla specifica concezione cristiana della felicità, che coincide con una particolare relazione personale con Gesù Cristo.
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IL MALESSERE NELLA SOCIETÀ DEL BENESSERE
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