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Si presenta il discusso quadro legale della Casa Bianca per giustificare gli omicidi mirati e l’inchiesta, lanciata lo scorso 24 gennaio dallo Special Rapporteur dell’Onu su controterrorismo e diritti umani, riguardo all’impatto sui civili e alle implicazioni dell’impiego dei droni e di altre forme di omicidi mirati, nel contrasto ai terroristi e alla guerriglia jihadista. Questa indagine è stata richiesta, in particolare da Russia, Cina e Pakistan, al Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu. Si intende rispondere alla preoccupazione crescente che siano state violate le leggi internazionali, in particolare quelle sui diritti umani, sul diritto umanitario (ius in bello) e sulla protezione dei rifugiati. Ma il fine ultimo dell’inchiesta è di presentare raccomandazioni all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, perché tali azioni armate siano eticamente accettabili e rispettino il diritto internazionale. E, in prospettiva, lo Special Rapporteur dell’Onu aspira a dare l’impalcatura di una futura Convenzione dell’Onu che regolamenti l’uso dei droni armati.