Dopo aver presentato, in un precedente contributo, la lettura di MacIntyre della modernità, in particolare il tentativo di una fondazione puramente razionale dell’etica, e il suo fallimento, nel presente articolo se ne mostra la pars construens. Per tornare alla virtù, è necessario un approccio alla morale differente da quello presentato da Cartesio. MacIntyre intende riscoprire la validità e l’attualità dell’etica di Aristotele e soprattutto del clima culturale e sociale che l’ha originato, riassumibile in tre caratteristiche fondamentali: la nozione di pratica, una concezione riflessiva della filosofia, la valutazione dell’agire umano all’interno di una tradizione narrativa. È difficile trovare un altro filosofo che abbia elaborato una metodologia capace di influenzare così profondamente ambienti e personalità estremamente differenti tra loro.