Prima ballerina in un’importante compagnia di balletto di New York, la protagonista del film di Darren Aronofsky, Il cigno nero, deve interpretare il doppio ruolo del cigno bianco (simbolo del bene) e del cigno nero (simbolo del male) nel balletto Il lago dei cigni di Çajkovskij. Spinta dal coreografo, la ballerina intraprende una progressiva scoperta del proprio lato oscuro. Accolto in America come «sconvolgente capolavoro» e giudicato in Europa un «ridondante polpettone», il film propone la soluzione del conflitto interiore non attraverso l’eliminazione dell’avversario, ma raggiungendo una forma più compiuta di amore, capace di abbracciare anche i lati meno gradevoli dell’esistenza.
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Cultura e società
«IL CIGNO NERO»

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