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Il bisogno di Dio, negli individui e nelle masse, è un fatto radicato anche in questa fase della modernità. Lo testimonia l’innegabile risveglio della religione, che ha meravigliato e deluso i teorici della secolarizzazione.
La Nota inizia con una considerazione sugli atei e sugli agnostici, che hanno assunto soltanto la ragione come criterio di vita, ignorandone i limiti, ma obbedendo alla moralità che da essa deriva. Afferma poi l’alto valore della fede religiosa, riconosciuto oggi anche da molti studiosi che pure provengono dall’illuminismo. Caso emblematico è quello di Nicola Abbagnano.