Prendendo lo spunto da un recente libro di A. Riccardi sull’opera svolta dalle comunità religiose di Roma e da molti laici a favore dei rifugiati (ebrei, militari, politici antifascisti ecc.), durante l’occupazione nazista della Capitale, l’articolo ripercorre quelle dolorose vicende. Particolare attenzione è rivolta all’attività svolta in favore dei rifugiati nell’area extraterritoriale del Laterano da ecclesiastici legati alla Santa Sede. Tra gli ospiti accolti nella «cittadella della clandestinità», oltre a molti ebrei e a gran parte dei membri del Cln, c’erano anche alcuni capi della disciolta massoneria. Pio XII, anziché denunciare al mondo le violazioni naziste, come interessatamente gli chiedevano gli Alleati, si adoperò per salvare vite umane.
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I RIFUGIATI IN LATERANO AL TEMPO DELL’OCCUPAZIONE NAZISTA DI ROMA

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