I PROFUGHI IN EUROPA E LA «VIA CRUCIS» DELL’ACCOGLIENZA
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Il fenomeno dei profughi in Europa si è andato intensificando in seguito alla guerra civile siro-irachena. Negli ultimi anni, più di 5 milioni di «siriani» hanno abbandonato il loro Paese e si sono «riversati» in quelli vicini; un milione di essi ha preso la via dell’Europa.
L’Unione Europea negli ultimi tempi ha affrontato l’«emergenza profughi» non applicando la legge internazionale in materia, ma chiudendo le frontiere e cercando di gestire l’emergenza umanitaria attraverso accordi con la Turchia, creando complicate procedure di ingresso o di «reinsediamento» in Europa.
Per noi italiani, il dovere morale di accoglienza di chi fugge dalla guerra e dalla fame deve attivare la nostra recente memoria storica: anche noi in vari momenti abbiamo avuto bisogno dell’aiuto di altre nazioni, che hanno accolto milioni di nostri emigranti.
I nuovi flussi di profughi e migranti, soprattutto dal Medio Oriente e dall’Africa subsahariana, hanno messo in crisi i già sperimentati — non senza contraddizioni e fragilità — modelli di integrazione adottati da anni in Paesi come la Francia, l’Inghilterra...
Da sempre la Chiesa si è occupata degli ultimi e di coloro che non vengono accolti. Ad essi papa Francesco, già nei primi mesi di pontificato, ha voluto dedicare due gesti significativi: la visita, il 10 settembre scorso, al Centro...
La cronaca si sofferma su due fenomeni distinti: il dramma dei rifugiati e il tema più generale delle «migrazioni». I rifugiati, secondo le ultime stime dell’ONU, sono oggi circa 17 milioni. I «migranti» sono invece circa 200 milioni. Dei problemi...