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Quando si parla di religioni tradizionali, radicate da secoli in Europa, ovviamente si pensa innanzitutto al cristianesimo, al giudaismo, ma anche all’islam. Il buddismo è considerato una religione dell’Estremo Oriente: si pensa subito all’India, il luogo d’origine di questa religione, ma anche alla Cina, al Giappone, alla Corea e alle loro culture, che risultano abbastanza esotiche per gli europei.
Tuttavia in Europa – se si intende l’Europa in senso geografico, ossia come quella parte di territorio che è compresa tra l’Oceano Atlantico a occidente e i monti del Caucaso e degli Urali a oriente – vive un intero popolo che professa il buddismo: i calmucchi.
La comprensione che hanno di se stessi e la loro mentalità sono caratterizzate dall’appartenenza a due mondi: quello russo e quello mongolo. Essi rappresentano concretamente il concetto di Eurasia: un popolo asiatico che vive in Europa.
Il buddismo tra loro è l’esempio di una «cultura di confine». I calmucchi, che per religione, lingua, cultura e origine appartengono chiaramente all’«Oriente», all’«Asia», ora vivono in un mondo culturale e religioso sorto nel Vicino Oriente e in Europa (il cristianesimo e l’islam). Si tratta del primo incontro di tal genere nella storia, ed esso rimane ancora decisamente unico.
Il buddismo contribuisce inoltre al multipolarismo della vita culturale e religiosa, un fattore stabilizzante molto utile rispetto alla conflittualità a cui tende il bipolarismo. La capacità di questa religione di integrarsi in modo così armonico nell’ambito socioculturale russo dipende anche da alcune sue affinità con il cristianesimo ortodosso che si possono rilevare sia sotto l’aspetto esteriore sia sotto quello interiore: il monachesimo, il culto delle icone, la pratica di accendere candele nei templi, ma anche…
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THE KALMYKS: THE BUDDHISTS OF EUROPE
That Buddhism is a European religion, and has been for at least four centuries, is far from obvious. And yet, in Europe – in the geographical sense – a people, the Kalmyks, who profess this religion live here. Being part of Russia since the 17th century, they represent an important component of the mosaic of peoples, languages and religions living in this country. A special process of mutual enrichment has led to the development of a Buddhist culture, in which Russian Orthodox influence can often be discovered. In this sense, the Kalmyks are a true “Eurasian” people. But above all, in the interaction between Orthodox Christians and Muslims in the North Caucasus, they constitute an element that helps to stabilize these relations.