«Ovunque il Papa si rechi, cerca i giovanie ovunque dai giovani viene cercato.Anzi, in verità, non è lui a essere cercato.Chi è cercato è il Cristo».[1]
Il 24 novembre 2024, alla fine della celebrazione della solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo presieduta da papa Francesco nella basilica di San Pietro, una delegazione di giovani coreani ha ricevuto da una delegazione di giovani portoghesi i simboli della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG). Con la consegna della croce e dell’icona della Madonna Salus Popoli Romani, i simboli della GMG hanno iniziato un lungo pellegrinaggio in Asia, che li porterà fino a Seul. Mentre ha inizio questo pellegrinaggio, sembra opportuna una riflessione sul Paese e la Chiesa che accoglieranno la prossima Giornata Mondiale della Gioventù.
Per la Chiesa che è in Corea ospitare la GMG a Seul nel 2027 rappresenta una sfida e insieme un’opportunità. Finora la GMG si è tenuta in Europa e nelle Americhe, con l’eccezione dell’Australia (2008) e delle Filippine (1995). Tuttavia, dal momento che nelle Filippine l’inglese è una lingua ufficiale, la Corea sarà il primo Paese di lingua non occidentale a ospitare l’evento. Un’altra novità è ancora più significativa: la prossima GMG sarà la prima ad avere luogo in un Paese in cui i cristiani non costituiscono la maggioranza della popolazione.
La Chiesa coreana ha già dimostrato la sua capacità di ospitare con successo incontri di vasta portata. Nel 1981 ha organizzato il grande evento per la celebrazione del 150° anniversario dell’istituzione del Vicariato apostolico della Corea da parte di papa Gregorio XVI[2]. In seguito ha organizzato diversi incontri importanti, come il 200° anniversario della Chiesa coreana con la canonizzazione di 103 martiri nel 1984; il Congresso eucaristico mondiale nel 1989; la VII Giornata della Gioventù Asiatica e la beatificazione di 124 martiri nel 2014, in occasione del viaggio apostolico di papa Francesco nella Repubblica di Corea. In tali occasioni, la Chiesa ha dimostrato competenza nell’organizzare e gestire gli eventi e capacità di mobilitare. Del resto, la nazione coreana ha una vasta esperienza nell’ospitare eventi internazionali di portata mondiale, come le Olimpiadi del 1988.
“La prossima GMG sarà la prima in un Paese in cui i cristiani non costituiscono la maggioranza della popolazione.
Tuttavia, affinché una GMG abbia successo, non basta organizzare con efficienza un evento su larga scala e attirarvi un numero elevato di partecipanti. L’obiettivo finale di tutte le attività della Chiesa, compresa la GMG, è
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