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In occasione del V Congresso ecclesiale nazionale di Firenze (9-13 novembre 2015) pubblichiamo — in forma rivista dal Santo Padre — larga parte del discorso inaugurale e di quello del saluto finale che l’allora p. Jorge Mario Bergoglio rivolse ai partecipanti al Congresso Internazionale svoltosi nel 1985 nella Facoltà di Teologia di San Miguel (Argentina). In questa sua riflessione egli poneva in risalto il fatto che le diverse culture, frutto della sapienza dei popoli, sono un riflesso della Sapienza di Dio. La sapienza umana è contemplazione che ha origine dal cuore e dalla memoria dei popoli. Essa è luogo privilegiato di mediazione tra il Vangelo e gli uomini, ed è frutto del lavoro collettivo nel corso della storia. Da qui, nel compito di evangelizzare le culture e di inculturare il Vangelo, la necessità, da una parte, di una «contemplazione sapienziale delle culture» e, dall’altra, di «una santità che non teme il conflitto ed è capace di costanza e pazienza» apostolica, vincendo con parresia ogni paura e ogni «estremismo di centro».