L’articolo dà spazio alle voci che, nel campo del laicismo italiano, sostengono la tesi della impossibilità, per i credenti e per la Chiesa, di accettare fino in fondo la democrazia a motivo della professione della loro fede religiosa. Perché la religione sarebbe dogma, mentre la democrazia sarebbe relativismo. Questa tesi è messa a confronto con le posizioni altrimenti spassionate ed equilibrate di E.-W. Böckenförde e J. Habermas.
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C’É INCOMPATIBILITÀ TRA DEMOCRAZIA E CREDENTI?
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