A DANGEROUS METHOD

Quaderno 3874

pag. 423

Anno 2011

Volume IV

19 Novembre 2011

FILM

a cura di V. FANTUZZIA Dangerous Method (Canada – Germania, 2011). Regista: DAVID CRONENBERG. Interpreti principali: M. Fassbender, K. Knightley, V. Mortensen, V. Cassel, S. Gadon.Zurigo, 1904. Una carrozza lan-ciata a spron battuto attraversa la città per trasportare una ragazza inferma, che si dibatte tra le braccia di due uomini, verso l’ospedale Burgholzli. La ragazza, in preda a un violento attacco di isteria, è Sabina Spielrein (Kiera Knightley) figlia di un ricco mercante russo di origine ebraica. Viene data in cura a uno psichiatra ventinovenne che risponde al nome, non ancora famoso, di Carl Gurtav Jung (Michael Fassbender), sposato con Emma (Sarah Gadon), ricca ereditiera felicemente incinta. Sperimentando il metodo recentemente escogitato da Sigmund Freud, Jung decide di sottoporre Sabina al trattamento denominato «terapia della parola», più noto come psicanalisi o psicoanalisi, come preferisce dire il suo inventore.Sabina è una ragazza di cultura elevata. Nei colloqui con Jung rivela un’infanzia segnata da umiliazioni e maltrattamenti da parte del padre. La terapia psicanalitica porta alla luce una inquietante componente sessuale all’origine del disturbo di cui Sabina soffre. Le teorie di Freud risultano così confermate. Nasce una fitta corrispondenza epistolare tra Jung e il «padre» della psicanalisi, che ha una ventina di anni più di lui. Il rapporto tra i due sfocia in una visita di Jung a Freud, nella sua casa viennese, che si trasformerà in un vero e proprio tour de force intellettuale. Il primo colloquio tra i due dura più di 13 ore. Freud è interpretato nel film dall’attore Viggo Mortensen.Si stabilisce così un legame di stretta amicizia tra Freud e Jung. Il primo vede nel secondo il suo erede ideale, mentre Jung considera Freud come un secondo padre. Questa relazione incontrerà, con il passare del tempo, gravi difficoltà e si concluderà con una rottura dolorosa per entrambi. Freud chiede a Jung di prendere in cura un collega psichiatra, Otto Gross (Vin-cent Cassel), tossicodipendente e sostenitore della più spregiudicata amoralità. Sotto l’influenza di Gross, Jung mette da parte il rigore etico e si abbandona a una turbolenta relazione sentimentale con Sabina.Il rapporto tra Freud e Jung si inasprisce a causa del conflitto tra le loro concezioni della psiche. Jung contesta a Freud la rigida aderenza alle proprie teorie sulla sessualità. Freud, di rimando, non approva il crescente interesse di Jung per il «misticismo»: un miscuglio di esoterismo e sincretismo religioso. Sabina nel frattempo, guarita dai suoi disturbi, si è laureata brillantemente in medicina e, incoraggiata da Jung, ha intrapreso anche lei la carriera di psichiatra. Quando Jung interrompe la sua relazione con Sabina, questa entra in contatto con Freud, prima come paziente e poi come discepola, mettendo al corrente il maestro di alcune sue innovative ricerche concernenti la pulsione di morte che si accompagna all’istinto sessuale.Il film A Dangerous Method di David Cronenberg nasce dall’interesse dello sceneggiatore Christopher Ham-pton per i personaggi storici che hanno dato vita alla psicanalisi. Dalle sue ricerche su Jung, Freud e Sabina, e dal ricco epistolario intrecciato fra i tre, Hampton ha ricavato un testo teatrale, intitolato The Talking Cure, che è andato in scena con successo al National Theatre di Londra. Cronenberg ha chiesto ad Hampton di ricavare dal testo teatrale la sceneggiatura per un film che, pur nel mutare del mezzo espressivo, conservasse quella caratteristica di dibattito delle idee che la materia aveva assunto sulle tavole del palcoscenico.Ne risulta un quadro molto accurato nelle ricostruzioni d’epoca: scene, costumi, ambienti, recitazione… Per il grande pubblico, che conosce i nomi di Freud e di Jung più per sentito dire che per uno studio approfondito delle loro opere, è utile vederli in azione nel contesto storico nel quale sono vissuti: un’Europa nella quale si avvertono i prodromi della prima guerra mondiale e, al di là di questa, quelli delle altre spaventose tragedie che hanno preceduto e accompagnato la seconda: persecuzione degli ebrei, campi di sterminio ecc.Freud appare nel film come un personaggio cinico e freddo. Esattamente il contrario del focoso e sregolato Otto Gross. A mezza strada tra i due c’è Jung, con il cuore diviso tra due donne, Emma e Sabina, e con la coscienza lacerata da rimorsi e sensi di colpa per le palesi infrazioni alla morale comune e alla deontologia professionale, che proibisce nel modo più assoluto a uno psicanalista di stringere legami sentimentali e tanto meno intrattenere rapporti erotici con le proprie pazienti.

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