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Nell’orizzonte delle più recenti pubblicazioni nel settore giuridico, spicca questa di Giuseppe Dalla Torre, dedicata al diritto vaticano. Il giurista – già Presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, scomparso nel 2020 – con il volume ha inteso conferire autonomia e importanza a questa branca del sapere giuridico.
Una caratteristica del volume è che non tratta solo degli argomenti classici del diritto ecclesiastico, ma abbraccia tutti gli aspetti della vita giuridica dei cittadini vaticani: dai rapporti privati a quelli strettamente inerenti al diritto amministrativo e penale. Nel testo, oltre a una puntuale disamina giuridica, troviamo un costante richiamo alle radici storiche delle norme. Storia e diritto si integrano a vicenda, mettendo in evidenza come la prima sia la base per l’affermazione di quei valori che regolano la vita dell’organizzazione giuridica.
Il primo capitolo è dedicato alla nascita e alla formazione dello Stato vaticano: dalla Questione romana alla soluzione negoziata con i Patti lateranensi, nel 1929, emergono le grandi linee del ruolo della Chiesa nella società civile. L’autore afferma: «La creazione della Città del Vaticano, su cui è riconosciuta la piena sovranità della Santa Sede (art. 3 del Trattato lateranense), presentava profili inediti, sia per la natura particolarissima di questa entità statuale, non essendo uno Stato fine a sé stesso, alla stessa stregua degli altri, ma uno Stato con carattere strumentale in ordine alla missione della Santa Sede; sia per la particolarità di suoi elementi costitutivi, vale a dire un territorio ridottissimo e una cittadinanza funzionale; sia per il particolare rapporto tra Santa Sede e Stato vaticano» (p. 10).
Oltre al diritto internazionale, nella ricerca vengono presi in considerazione altri settori di rilevante importanza giuridica, come matrimonio, famiglia e diritti successori. Dallo studio delle fonti, in materia di diritto civile, si apprende che «il diritto privato vaticano è precipuamente costituito dal codice civile italiano del 16 marzo 1942, così come modificato e vigente in Italia all’atto dell’entrata in vigore della legge vaticana sulle fonti del diritto, vale a dire il 1° gennaio 2009 (art. 4, legge n. LXXI del 2008)» (p. 145). Vengono poi trattati il diritto e la procedura penale, analizzando l’evoluzione che essi hanno avuto nel corso del tempo.
In particolare, l’autore osserva che «con i Pontificati di Benedetto XVI e soprattutto di Francesco si è messo in moto un processo di rinnovamento del corpus delle norme penali vaticane che, pur mantenendo i codici mutuati dall’ordinamento italiano, ha però prodotto un vigoroso ammodernamento dell’intero sistema» (p. 167).
L’edizione è aggiornata ai recenti interventi legislativi, tra cui la legge sull’ordinamento giudiziario dello Stato della Città del Vaticano, del 16 marzo 2020, n. CCCLI.
Le lezioni terminano con uno sguardo d’insieme sulle relazioni tra la Città del Vaticano e l’Italia, di cui si parla in due Appendici al testo. Continuità, autonomia e relazioni diplomatiche trovano spazio in questo dialogo che, come osserva l’autore, «non può mai arrestarsi» (p. 264). L’opera si presenta innovativa e originale, in quanto offre un’interessante panoramica del diritto vaticano, realtà unica al mondo per le importanti finalità che è chiamata a realizzare per il bene della collettività.
GIUSEPPE DALLA TORRE
Lezioni di diritto vaticano
Torino, Giappichelli, 2020, 288, € 26,00.