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Un nuovo anello si aggiunge alla catena di assassinii che sta insanguinando la Chiesa cattolica, in particolare quella francese: a Saint-Laurent-sur-Sèvre, in Vandea, il 9 agosto 2021 un religioso, p. Olivier Maire, è stato ucciso da un ruandese richiedente asilo, che egli ospitava nella sua casa e di cui aveva preso a cuore la drammatica situazione. La vittima, 60 anni, ordinato sacerdote nel 1990 dopo gli studi di biologia, apparteneva alla Congregazione dei monfortani; era conosciuto per la sua dedizione ai diseredati e per la sua generosità. Studente di teologia a Parigi al Centre Sèvres, si era diplomato in psicologia alla Gregoriana. Studioso della storia dei missionari monfortani, aveva discusso una tesi sul fondatore della Congregazione, san Louis-Marie Grignion de Montfort, che si era distinto per essere vissuto con i poveri ed esigeva dai suoi seguaci di non chiudere mai la porta e il cuore ai bisognosi.
Inviato in Uganda, p. Maire era stato maestro dei novizi e si era occupato della formazione dei giovani sacerdoti; si dedicava anche ai detenuti del carcere giovanile e ai malati di Aids. Tornato in Europa, a Roma era divenuto […]