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Il libro di Francesco Diego Tosto, docente di Lettere nei licei, è costituito da saggi inediti e da altri già pubblicati, ma riveduti e bibliograficamente aggiornati. Lungo l’arco di sei capitoli e un’appendice, l’autore analizza la letteratura tra Ottocento e Novecento, arricchita e alimentata da scienze affini, quali la religione (compresa la teologia), la filosofia, l’arte, il teatro e il cinema, attraverso un ampio sguardo narrativo di ricomposizione poetica della complessa e talvolta ostile realtà (caos), contraltare della speranza del cosmos, quale aspirazione dell’uomo verso la ricerca dell’armonia non sempre perduta.
Un percorso, questo dell’’autore, attraverso un’incisiva tensione etica, poggiata sulla religione e veicolata dalle Sacre Scritture, che hanno illuminato, con diversa gradualità, le opere degli scrittori esaminati nel saggio. Nel volume vengono considerati, tra gli altri, sant’Agostino, D’Annunzio, Pirandello, Verga, Baudelaire, Borges, Calvino, Pomilio, Fellini, De Filippo, Gadamer, Ravasi e Ratzinger.
Circa l’aspetto religioso, e in particolare quello teologico, Tosto annota che proprio in questi ultimi anni ha ripreso quota quel dialogo costruttivo tra letteratura e teologia che era stato già ampiamente valorizzato da Karl Rahner, Romano Guardini, Hans Urs von Balthasar, Charles Moeller e, più recentemente, da Jean Pierre Jossua, Ferdinando Castelli e altri ancora. La letteratura, nel pensiero di questi studiosi, interloquisce con la filosofia e con la teologia quando osserva l’uomo e la sua vita, in quanto condivide con esse la grammatica dell’infinito, pur ricorrendo a narrazioni e simboli, nel tentativo di affermare anche le dimensioni dell’infinito.
Così facendo, la letteratura non si avvale di sterili astrazioni per eludere la realtà, ma aderisce alla vita e alla condizione umana per ampliarne il senso e in tal modo tentare di comprendere. «La finzione del narrare – ricorda Michele Neri – non significa affatto un congedo dalla realtà del vissuto, ma rappresenta […] l’unico modo per poter percepire il vissuto umano, la sua realtà e i suoi sogni, la sua riuscita e fallimento […]. Solo mediante la finzione del narrare il sé può far diventare il proprio vissuto una vera e propria storia» (p. 22).
Questa opera di Tosto estende l’orizzonte letterario al terreno poco trattato dell’incrocio della letteratura con le altre scienze umane. È un testo fondamentale dell’uomo alla ricerca di se stesso e delle sue radici.
FRANCESCO DIEGO TOSTO
Letteratura in dialogo. Incroci tra produzione letteraria e scienze dell’uomo
Roma, BastogiLibri, 2019, 240, € 20,00.