|
L’autore di questo libro è da trent’anni cantore della «Sistina» per le liturgie pontificie e possiede la capacità di riflettere filosoficamente sul valore voce, e di trarre, dall’esperienza congiunta alla riflessione, orientamenti e consigli sia per coloro che sono affascinati dal miracolo della voce umana sia per gli alunni che professionalmente vanno formandosi all’arte del canto.
L’autore afferma di aver lavorato sia sulla voce per risvegliare la persona che in essa dorme, sia sulla persona per ritrovare in essa la voce nascosta. A tal fine confluiscono le esperienze di viaggiatore e di studioso delle etnie musicali dell’Amazzonia, dove Bisignani, negli incontri avuti con le popolazioni autoctone, ha vissuto quello che definisce «Incontrincanto», ossia l’aspetto umano, vocale e dialogico del canto.
Nell’analisi delle forme di rappresentazione artistico-musico-vocale egli dà rilievo a tre caratteristiche comunicative essenziali: la comunicazione con se stesso, per cui il cantore, durante la performance, si analizza e si valuta; la comunicazione tra più esecutori, che permette l’interconnessione tra il cantore e gli altri musicisti a un livello di condivisione empatica; e la comunicazione tra esecutore e ascoltatore, che stabilisce il dialogo di condivisione con l’uditorio, il che è importante per l’atto musicale dell’artista.
Per questa via si ottiene la sana crescita di un giovane nel senso artistico, ossia lo sviluppo in lui di quel potenziale naturale spontaneo, non conseguito con la tecnica, che costituisce l’arte del saper cantare. Sia che si tratti di un’inesperienza di principianti o di scaltrita esperienza di musica classica e da camera, di musica antica o di bossanova, rock e pop, si canta, e soprattutto ci si ascolta molto spesso soltanto con l’orecchio, con l’attenzione alla qualità e alla quantità della propria voce. Molto meno ci si ascolta con quello che sant’Agostino ha chiamato «l’orecchio del cuore» («Ci sono molte parole che non pronunciamo con la bocca, ma gridiamo col cuore»).
Il punto, oggi, è rendere un allievo capace di distinguere una performance artistica viva da una performance meccanica, che non rivela quella sincerità silenziosa dell’intimo che deve precedere e accompagnare l’atto del canto. Secondo l’autore, non c’è età per l’arte, né per gli artisti, né per gli allievi, né per il pubblico: esistono soltanto un tempo e una cultura che possono rendere facili o difficili il lavoro educativo, la conoscenza dei problemi veri, l’equilibrio che si ricerca e si risolve nel dialogo e nell’apertura al cammino che conduce dalla tecnica vocale alla manifestazione, attraverso di essa, dello spirito.
PIETRO BISIGNANI
La voce attraverso
Les Acacias – Genève (Switzerland), BAM International, 2019, 368, € 22,00.