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Il contesto dell’articolo. La mattina di Pasqua, il 21 aprile 2019, sei esplosioni quasi simultanee in tre importanti città dello Sri Lanka – Colombo, Negombo e Batticaloa – hanno ucciso 253 persone e ne hanno ferite quasi 500. Gli otto attentatori suicidi hanno colpito tre chiese cristiane, dove erano in corso le celebrazioni pasquali, e tre alberghi di lusso a Colombo, che è la capitale economica del Paese.
Sul momento l’attentato non è stato rivendicato da nessun gruppo locale. Soltanto due giorni dopo, il 23 aprile, il movimento Stato Islamico (Is). Lo scopo delle operazioni era di attaccare la comunità cristiana dello Sri Lanka, nonché i turisti «occidentali» presenti nel Paese, considerati nemici dell’islam, e quindi, secondo l’ideologia politico-religiosa dei jihadisti, da colpire in ogni momento.
Perché l’articolo è importante?
L’articolo ritorna su un fatto non più di stretta attualità perché intende aiutare a comprendere meglio alcuni elementi.
- Il contesto locale, in particolare la storia e l’evoluzione dello scontro intra-etnico tra singalesi (prevalentemente buddisti) e la minoranza tamil (prevalentemente induisti).
- La strategia dell’Isis, dopo la perdita del «Siraq». Ora che il movimento non ha più uno Stato accentrato al quale fare riferimento, si rivolge a organizzazioni affiliate geograficamente più lontane per diffondere il suo messaggio e seminare terrore. Una sorta di franchising del terrore per sfruttare il «marchio vincente» dello Stato islamico.
- Il nesso con gli attacchi contro i cristiani in Asia orientale e in Africa. Probabilmente essi sono considerati estranei alla storia di tali Paesi e visti come simboli del passato coloniale e dell’influenza occidentale.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Come si sta riorganizzando l’Isis e quali sono le differenze tra Isis e Al-Qaeda?
- Quali sono le conseguenze sulla vita delle piccole comunità cristiane che si trovano in Paesi presi di mira dal terrorismo jihadista, e di conseguenza su quelle società nel loro insieme?
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ATTACKS IN SRI LANKA AND ISIS’ NEW STRATEGY
On Easter morning, 21 April 2019, six explosive devices were detonated simultaneously in three major Sri Lankan cities, killing 253 people, 30 foreigners among them, and injured almost 500. The eight suicide bombers hit three Christian churches and three luxury hotels. The responsibility for the attacks was claimed by a local group affiliated to the IS. This proves that, despite the loss of “Syria-Iraq”, the Islamic State is still functioning and pursuing its global terrorist strategy; indeed, it has recently regained portions of territory in Syria and Iraq and reappeared in Libya. In South Asia and Africa, jihadist groups are attacking Christian communities, which in some countries are considered to represent Western interests.