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Questo libro di commento ai Salmi è stato scritto da Ludwig Monti, della comunità monastica di Bose. La prefazione è del card. Ravasi, che di Salterio è esperto, e che definisce il lavoro una «ricerca mastodontica», la quale, superato l’agguato della fredda erudizione, sboccia in una «paradossale lievità». La presentazione è di Enzo Bianchi, che riconosce al volume il merito di aver condotto una lettura ebraica, cristiana, e umana tout court, in armonia tra loro e che per questo permette di percepire i Salmi vicini a chiunque.
Nell’introduzione l’autore precisa che il principio di fondo che l’ha accompagnato nel lavoro è quello dell’esegesi liturgica dei Salmi, cioè leggerli alla luce della liturgia e viceversa. Per questo il titolo recita: «Preghiera e vita».
Dopo una piccola antologia di pareri autorevoli sul Salterio, strumento molto utile per il lettore che si accinge a entrare nell’opera, comincia la lunga teoria di commento a ciascun Salmo, seguìto nell’ordine canonico, interrotto da un’introduzione ai cosiddetti «Salmi dell’ascensione» (Sal 120-134). Il volume si chiude con la bibliografia e gli indici dei testi biblici, giudaici, cristiani e letterari, a dimostrazione che le considerazioni proposte dall’autore non prescindono affatto dalla tradizione sia della Sinagoga, sia della Chiesa, giacché queste da sempre hanno considerato e utilizzato il Salterio come loro libro di preghiere. Nel corso dell’opera, infatti, la proposta meditativa dell’autore prende spesso le mosse dai tesori dei rabbini e dei Padri della Chiesa che hanno commentato i Salmi.
Si tratta quindi di un lavoro serio, raffinato e quanto mai opportuno. Esso potrà essere a portata di mano di qualunque lettore – cristiano o ebreo o di altro credo o senza alcun credo religioso –, quale fedele compagno e amico nel duro mestiere del vivere. Chi legge si accorgerà presto che dietro le intense pagine del volume c’è l’incessante studio nel silenzio delle biblioteche esegetiche e teologiche, e gli sconfinamenti nei territori della patristica, della teologia, della poesia e dell’antropologia non appesantiscono il fluire del commento.
Soprattutto, il lettore avvertirà il tentativo dell’autore di coinvolgerlo in quella ininterrotta e sterminata diacronia vissuta dai Salmi stessi per circa tre millenni, ogni giorno, a partire dal loro primo risuonare nello spazio sacro fino ad oggi. Viene da immaginare una catena continua di lettura, canti, preghiere, ascolto e tanto altro: un fiume sempre in piena, che avanza nel corso della storia umana.
Meritevole, infine, è il richiamo all’umanità semplice e quotidiana di Gesù, con la quale egli ha pregato i Salmi, assumendoli dall’interno. L’autore afferma che essa è «più profonda delle teologie più profonde». Una sana esegesi cristologica del Salterio non scivola sull’allegoria a tutti i costi e non va contro la lettera, anzi la valorizza con equilibrio. Resta il fatto che, come la grande tradizione cristiana, anche il commentario non fa a meno del senso tipologico: è Gesù colui che ha portato a compimento anche i Salmi. Infatti, essi sono sempre da intendersi come vox Christi, vox ad Christum, vox de Cristo.
LUDWIG MONTI
I Salmi: preghiera e vita
Magnano (Bi), Qiqajon, 2018, 1896, € 60,00.