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I lavori dedicati a Dante da Romano Guardini (1885-1968), scrive l’autore, «nel corso della sua vita sono moltissimi, a dimostrazione della grande importanza che il poeta assunse per il filosofo tedesco. Importanza probabilmente superiore a quella accordata ad altri grandi autori della letteratura mondiale, che pure divennero per lui fonte di ispirazione filosofica» (p. 5).
Tolone, docente di Filosofia morale presso l’Università di Chieti-Pescara, esamina i saggi che Guardini dedica al sommo poeta: saggi raccolti nel XIX volume dell’Opera Omnia, in corso di pubblicazione presso l’editrice Morcelliana (Romano Guardini, Studi danteschi, 2018). Sono studi profondi, frutto di ricerche attente e di lunghe riflessioni. C’è tutto Dante: il mondo da lui immaginato, la struttura, le tre cantiche, i personaggi, la selva oscura, il viaggio «visionario», il discorso sul peccato, su vizi e virtù, sul bene e sul male, sulla luce. E ci sono pagine limpide su Virgilio; l’Interpretation der Divina Commedia, saggio edito per la prima volta in Italia; lo scambio con il filologo Karl Vobler (1872-1949) su «L’Angelo nella Divina Commedia», in cui Guardini chiarisce il suo pensiero: «Effettivamente io credo nella realtà degli angeli, come fanno le Scritture e come ha sempre fatto la tradizione cristiana» (p. 704). Vi si può leggere anche un tentativo di traduzione della Commedia in tedesco: un tentativo, perché Guardini è consapevole che è impossibile tradurre nella loro forza e chiarezza immagini e visioni del poema in tedesco.
Tolone introduce a Guardini e a Dante, al filosofo-teologo tedesco – e alla sua ricezione in Italia – e alla visione dantesca del mondo e dell’umanità. Nella «Nota biografica» racconta la vita di Guardini nelle sue varie fasi, richiamando l’attenzione sul suo impegno pedagogico: «Nel 1920 partecipa per la prima volta al convegno tedesco del movimento cattolico giovanile del “Quickborn”, che puntava a “un nuovo modo di stare nella Chiesa e nello Stato”» (p. 113). Praeceptor Germaniae, Guardini è «uno dei più grandi europei, homo universalis» (p. 118).
L’amore di Guardini per Dante è testimoniato anche dalla dedica che egli fece di uno dei suoi lavori più significativi al padre: «Alla memoria di mio padre dalle cui labbra / fanciullo i primi versi di Dante colsi». Questo amore per Dante nasce quando Guardini frequenta il ginnasio a Magonza, e continua in tutta la sua vita.
Tolone si sofferma sui capitoli più interessanti degli Studi danteschi. Con «Paesaggio dell’eternità» (un ritratto di Dante intenso, ricco di sfumature) si entra nel mondo del sommo poeta, nella sua fantasia, nella sua spiritualità, nel suo cristianesimo. E si apprende la lezione di Guardini filosofo, che da Dante filosofo attinge vigore. Il teologo tedesco è tutto concentrato sul discorso di Dante: sulla sua teologia poetica, sullo stile, sulla lingua. Per lui, Dante va considerato, «oltre che per la sua impareggiabile grandezza di poeta, anche per l’originalità del pensiero, che si rivela essenzialmente nell’immane architettura dell’opera» (p. 8).
ORESTE TOLONE
Guardini e la filosofia di Dante
Brescia, Morcelliana, 2021, 132, € 13,00.